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Il rubinetto si apre.
Incessantemente scorre
nulla la resistenza.
Paura,
Paura tremenda
Scorre e scorre
fiotti che sono cascate
e uragani e tormente
Flutti terrifici
e non so più nascondermi.
Niente dietro cui nascondermi.
Il rubinetto si apre.
Il sipario si chiude.

E' DALLA MERDA CHE NASCONO I FIORI.

Muri freddi
asettici corridoi di umanità anestetica
e anestetizzata,
catena di montaggio mai soppiantata
burocrazia paritetica,
diseguale nel trattare l'umanità
come tutta eguale.
E in mezzo a questa sozzura
che è la modernità ripulita,
ancora la capacità di sorprendermi
a scoprire il BELLO,
la capacità
di vedere l'apoteosi del SOGNO
nel fondo di un bicchiere finito,
della birra aleggia solo la spuma,
 e ridere
ridere di niente
perchè del niente non si può avere rimpianto
ma solo gratitudine,
la gratitudine del mendicante
che in un centesimo vede l'inizio della giornata,
la gratitudine della puttana
che nella vischiosità vede il pane,
la gratitudine del bimbo
che in un sorriso ne vede un altro
e un altro ancora.
Grazie,
Grazie perchè,
d'altro canto,
è dalla merda che nascono i fiori.
E' DALLA MERDA CHE NASCONO I FIORI.

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Ripensando a Ieri,

Jerry Uelsmann (United States, born 1934-06-11) 
Untitled, 1978

i piedi si staccano da terra.
Colpevolezza,
un'insensata colpevolezza
mi trascina per sentieri oscuri,
astruse e tortuose vie
dove il passo vacilla
fino a cadere
precipitando,
come in un buco,
di lava incandescente.
Dove aggrapparsi non serve.
Dove urlare non serve.
E poi...
Poi il Risveglio.
Ma è ancora lava dentro di me.

Formato PDF

Come Dante con i Divini Versi,
sulla tastiera calda elenchi esperienze
passate e presenti,
Come i Salmi
rileggi e preghi pigiando Invio,
Tutto il Rosario reciti al Tuo Caro Dio.
Idiota, Sciocco Credulone!
Mille  Altisonanti Curricula
nella Assurda Convinzione
di sapere incantare
come antico Stregone.
 E attendi il Responso
Come Eroe presso l'Oracolo
prima della Fatidica Battaglia.
E l'ansia che ti attanaglia
scorrendo di minuto in minuto
la casella mail bastarda
che le tue speranze ignora
e ride ficcandole su
per il suo digital deretano.
Ma spera,
spera e credi,
figlio di questa era infame,
mentre ti comprimi
in  Formato PDF.

Palude

Pietro Archis, Sospensione in palude, 1978 

Guadando nelle paludi del mio odio,
germogli di melma,
sensi inselvatichiti
da sordo fiele,
che cova dentro e,
 come ernia,
perfora e morde.

Il Movimento è Trappola.
Il Gesto è Sconfitta.
Lottare nel fango del sè
soccombendo,
fottutamente soccombendo,
Affondando
nel limbo dell'Incerto,
 Domandando
quale l'origine
del Cancro che porto dentro.

La Morte del Profeta

Le mura del Sogno s'infrangono
lasciando nuda la pelle grinzita del Reale.
Fragile marionetta,
Dio lascia cadere i fili che mi reggono.
Impietosa platea,
tu ridi di me:
sputando sul mio corpo di bambola,
china sui miei resti di donna attendo
perquotendomi il petto.
Chi dopo di me?
Chi dopo di me sceglierai come Profeta,
trafitta dall'insulto della Tua Inesistenza?

Alternativa

Jerry N. Uelsmann

Vibrazioni che scorrono nelle vene,
incessanti,
suono della consistenza d'acqua,
come ho potuto pensare,
di non essere più in grado
d'ascoltare?
E commozione pura,
in trappole oniriche
ho vissuto
senza sentire
E commozione pura,
note sulle dita,
come ho potuto pensare,
di non essere più in grado
di respirare?
Arrampicando su ripidi argini,
Coscienza scoscesa,
guidata da sussurri armonici,
Il labirinto dei miei pensieri
si districa in uscio,
Come ho potuto credere
nella dipartita
dell'Alternativa?